La Federazione Italiana Rugby e l’Istituto per il Credito Sportivo, banca sociale per lo sviluppo sostenibile dell’Italia attraverso lo Sport e la Cultura, hanno sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa per supportare, attraverso prodotti finanziari e servizi erogati dall’ICS, la realizzazione e la riqualificazione di impianti sicuri, accessibili e all’avanguardia dal punto di vista tecnico e tecnologico, anche in chiave energetica.
Elementi centrali dell’accordo, siglato dai presidenti dell’ICS e della FIR, Andrea Abodi e Marzio Innocenti, sono i prodotti “Top of The Sport”, dedicato alle Federazioni Sportive Nazionali, e “Mutuo Light 2.0 – FSN”, per gli Affiliati. Al portafoglio delle opportunità l’Istituto ha aggiunto anche il finanziamento di crediti fiscali, il factoring e l’advisory per lo sviluppo di progetti infrastrutturali.
Il prodotto “Top of The Sport” consente alla Federazione di contrarre un finanziamento a 20 anni e a tasso zero, grazie all’intervento del Fondo dedicato alla contribuzione in conto interessi, per un importo massimo di 6 milioni di euro. La misura è finalizzata a investimenti relativi a realizzazione, riqualificazione, ampliamento, messa a norma, abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali ed efficientamento energetico dei centri federali, compreso l’acquisto delle aree relative, purché contestuale alla realizzazione dei predetti interventi. Il finanziamento è accessibile anche per l’acquisto di attrezzature sportive.
Beneficiari del “Mutuo Light 2.0 – FSN” sono, invece, le Associazioni e le Società Affiliate alla FIR, che potranno ricevere un finanziamento finalizzato all’acquisto di attrezzature sportive e alla realizzazione e riqualificazione di impianti su tutto il territorio nazionale. L’importo massimo del finanziamento è pari a 60.000 euro, con durata da 2 a 7 anni. La particolarità di questo prodotto è data dalla semplificazione nelle procedure di accesso al credito che non prevedono alcuna garanzia aggiuntiva da parte di Asd e Ssd affiliate, grazie all’intervento del “Fondo di Garanzia per l’impiantistica sportiva” gestito dall’Istituto per il Credito Sportivo, ma semplicemente la presentazione di una lettera di referenza da parte della Federazione.
Marzio Innocenti, Presidente della FIR, ha dichiarato: “Con il Presidente Abodi condividiamo la visione della centralità dello sviluppo impiantistico come strumento imprescindibile per lo sviluppo del movimento e l’Istituto per il Credito Sportivo costituisce per FIR un partner strategico per dare concretezza al nostro impegno di rilancio del rugby, in particolare nel Sud. Ogni famiglia ha bisogno di una casa confortevole per dare vita ai propri sogni ed aiutare i nostri Club a tramutarli in realtà i loro è un dovere istituzionali della FIR, un dovere verso il quale siamo fortemente impegnati. Mettere i nostri Club nella condizione di accedere in modo semplice ed efficace a nuovi strumenti finanziari che consentano loro di adeguare o migliorare i propri impianti renderà più semplice rendere tangibile questa visione. Con il prodotto dedicato alla Federazione stessa, inoltre, potremo rendere gli impianti federali, sempre più rispondenti alle istanze della società moderna, accessibili ed efficienti sotto il profilo energetico, in linea con la nostra volontà di rendere FIR pienamente inclusiva, aperta, sostenibile”.
“Sono certo che la firma del nuovo Protocollo d’Intesa con la Federazione Italiana Rugby – ha dichiarato il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi – lo spirito di collaborazione che lo anima e l’agenda delle opportunità che renderà concreto il lavoro comune, contribuiranno a raggiungere gli obiettivi di mandato che il presidente Innocenzi mi ha illustrato con competenza, lucidità e passione. Posso garantire tutto l’impegno dell’ICS alla Federugby per supportare la crescita del movimento, anche attraverso il miglioramento delle infrastrutture dedicate a questa meravigliosa disciplina, a partire da una nuova generazione di impianti federali dedicati all’avviamento e all’eccellenza, sicuri, efficienti, sostenibili e accessibili”.