GIUGNO 2017
Il rugby è un bellissimo sport. E’ bellissimo giocarlo, ma è bellissimo anche insegnarlo.
I tanti anni passati sui campi da gioco, prima come giocatori e poi come allenatori, ci hanno fatto maturare un’idea del gioco, una metodologia di insegnamento ma anche una filosofia del rugby.
In questo testo vogliamo rendervi partecipi delle nostre riflessioni e delle nostre esperienze, in tema di formazione rugbystica, con il desiderio di aprire un confronto con quanti operano, a vario titolo, nel mondo del rugby giovanile. Se una cosa abbiamo imparato in tanti anni di rugby e di sport, è che ci sono tanti modi di vivere, insegnare ed interpretare il rugby.
I principi dell’insegnamento che in questo libro desideriamo proporre sono semplici:
- Insegnare il rugby attraverso il gioco
- Considerare i giovani soggetti attivi capaci di comprendere la natura di questo gioco, sviluppando capacità tattiche e strategiche
- Interpretare il compito dell’insegnante come “facilitatore d’apprendimento”
E’ un metodo che parte da lontano, da Pierre Villepreux che per primo in Italia lo propose negli anni ’70 ma che è sempre attuale e interessante.
E’ un metodo che sottolinea la necessità, prioritaria in uno sport di situazione come Il rugby, di un insegnamento che sviluppi il pensiero tattico/strategico dei nostri giovani rugbysti.
Riteniamo importante che gli allenatori dedichino il tempo a loro disposizione non solo agli aspetti visibili del gioco, come la tecnica e la preparazione fisica, ma anche a quegli aspetti invisibili del movimento quali gli elementi percettivi, cognitivi e decisionali che permettono ai giocatori di ricavare informazioni, elaborare piani d’azione e prendere decisioni.
Questo libro è composto da due parti. Nella prima si espongono gli elementi teorici su cui si fonda l’attività dell’insegnante di rugby.
Nella seconda parte viene sviluppata una ricca proposta di giochi ed esercitazioni.