by federugby.it
Il prossimo 2 e 3 dicembre la FIR, aderendo per il sesto anno consecutivo al progetto “Zonta Says No”, volto a sensibilizzare l’attenzione sul tema della violenza sulle donne, ha stabilito di far osservare un minuto di silenzio su tutti i campi da rugby, dal Pro 14, all’Eccellenza, alla Serie A maschile e femminile, B e C.
Il programma di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne promosso da Zonta International, organizzazione mondiale che ha come obiettivo il miglioramento della condizione femminile nel mondo, intende suscitare un movimento di opzione che porti a chiare prese di posizione contro la violenza sulle donne. L’idea è stata quella di coinvolgere in questo sforzo anche gli uomini, coscienti che la violenza sulle donne non è una questione di genere, ma riguarda tutti.
“L’interclub Zonta Italia” – ha dichiarato il Presidente Nadia Garis – “ha molto lavorato in questo settore ed in particolare ha promosso la campagna “un minuto di silenzio contro la violenza sulle donne” che, in collaborazione con l’Ovale Oltre le Sbarre Onlus, ha portato questa manifestazione dapprima sul campo di rugby della squadra La Drola, composta da detenuti del carcere di Torino e quindi,grazie all’adesione e la collaborazione della FIR, su tutti i campi di rugby dal Pro14 alla Serie C.”
“Parallelamente grazie al supporto di Ovale Oltre le Sbarre Onlus abbiamo coinvolto il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che ha aderito alla manifestazione del minuto di silenzio facendolo celebrare in tutte le carceri(ed anche nelle sezioni dei DC Sex Offender) della Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria il 25 novembre scorso – giornata internazionale contro la violenza sulle donne – promuovendo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Nazionale anche riflessioni sul tema”.
La Federazione Italiana Rugby che ha appoggiato da subito l’iniziativa, conferma la propria attenzione verso un tema sensibile: un minuto di silenzio, un momento di riflessione per portare alla luce il dolore e la sofferenza di tante donne che spesso restano nel silenzio.